Conversione in legge del decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13: tra gli emendamenti troviamo la proposta di modifica n. 49.51 al DDL n. 564 con cui si tenta di rimediare allo scarso risultato che sta avendo l’attivazione dell’opzione di cui al d.lgs 118/2020. Ricordiamo che i Soggetti Responsabili degli impianti fotovoltaici incentivati in Conto Energia, possono decidere se prestare la garanzia finanziaria tramite il processo di trattenimento delle quote attuato dal GSE o, in alternativa, mediante l’adesione a un Sistema Collettivo identificato nell’elenco qualificato dal Ministero della Transizione Ecologica versando 10 euro per modulo professionale. Attualmente la scelta di tale opzione scade a giugno 2023 e la si attiva versando l’intera quota. L’emendamento presentato prevede che
“6-bis. Al comma 1, dell’articolo 24-bis del decreto legislativo 14 marzo 2014, n. 49 è aggiunto il seguente:
1-bis. La garanzia finanziaria pari all’importo determinato dal GSE per ognuno dei pannelli fotovoltaici incentivati, nel caso di opzione verso uno dei sistemi collettivi riconosciuti, deve essere interamente versata nel periodo massimo di 5 anni dalla data di sottoscrizione del relativo contratto. Alla corresponsione delle eventuali annualità non versate provvede il GSE mediante corrispondente riduzione dalle tariffe incentivanti e contestuale trasferimento al medesimo Sistema collettivo segnalante.
Con tale proposta, pur introducendo ufficialmente la rateizzazione dell’adesione all’opzione 118/2020, se ne accorciano i tempi (5 anni) e questo continua a mantenere sfavorevole il confronto tra la possibilità di optare per la registrazione ai Sistemi Collettivi e lasciare che il GSE trattenga le quota in 10 anni.