Nella seduta di giovedì 18 maggio 2023 è stata presentata dalla Camera la proposta di prorogare la possibilità per i soggetti responsabili di optare per l’iscrizione a uno dei sistemi collettivi riconosciuti dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, la cui scadenza è attualmente fissata per il prossimo 30 giugno 2023, al 30 giugno 2024.
Ciò soprattutto in considerazione del fatto che il GSE, trovandosi a dover gestire tale garanzia, andrebbe di fatto a svolgere un ruolo che non gli è proprio.
Il tema della corretta gestione del fine vita dei pannelli fotovoltaici è considerato centrale anche in virtù del fatto che ad esso sono inevitabilmente collegati quello dei “rifiuti emergenti”, rifiuti cioè derivanti dallo smaltimento degli impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile, e quello ulteriore dei relativi illeciti.
A ciò va aggiunta anche la considerazione, posta in rilievo nel corso del dibattito, secondo cui i sistemi collettivi riconosciuti dal Ministero dell’ambiente sarebbero gli unici soggetti idonei nella gestione del fine vita dei moduli fotovoltaici in quanto dotati delle competenze tecniche, dell’equipaggiamento e della capillarità sul territorio nazionale utile a gestire l’intero ciclo del fine vita dei moduli Fotovoltaici.