Il 16 giugno è stata approvata dal Consiglio dell’Unione la proposta di modifica della direttiva 2012/19/UE sui RAEE, presentata in seguito alla sentenza relativa alla causa C-181/20, con la quale la Corte di Giustizia ne ha dichiarato invalido l’articolo 13, paragrafo 1, nella parte in cui tale disposizione impone ai produttori il finanziamento dei costi relativi alla gestione dei rifiuti originati da pannelli fotovoltaici da utilizzatori non domestici immessi sul mercato tra il 13 agosto 2005 e il 13 agosto 2012 (entrata in vigore della direttiva Raee del 2012).
Tale declaratoria di invalidità deriverebbe da una ingiustificata applicazione retroattiva della previsione ex art. 13 par.1.
La proposta di direttiva modifica anche l’articolo 12, paragrafo 1, prevedendo l’esonero dal finanziamento dei costi di raccolta, trattamento, recupero e smaltimento anche per i produttori di Aee destinate ai nuclei domestici immesse sul mercato tra il 13 agosto 2005 e il 13 agosto 2012 (Raee “storici”).
L’iter di approvazione non è ancora concluso mancando, sulla proposta, la pronuncia del Parlamento europeo, in seguito alla quale potranno avviarsi i negoziati che porteranno a una posizione definitiva sulla modifica.