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Il parere del Consiglio dei ministri sostituisce il provvedimento di VIA in caso di valutazioni contrastanti delle amministrazioni competenti

la Redazione

Da Giulia Ortolano

Con le sentenze n. 410 del 26 giugno 2023 e n. 426 del 28 giugno 2023 il Tribunale Amministrativo Regionale della Basilicata applica quanto stabilito dall’articolo 7 co. 1 del decreto legge n. 50 del 2022 in materia di procedimenti autorizzativi di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili. Nello specifico viene chiaramente affermato che, per i progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale (VIA) di competenza statale, le deliberazioni del Consiglio dei ministri adottate in caso di valutazioni contrastanti da parte delle amministrazioni competenti e in caso di amministrazioni dissenzienti sostituiscono il provvedimento di VIA e confluiscono nel procedimento autorizzatorio unico.

A ciò fa seguito l’importante previsione di conclusione del procedimento entro i successivi 60 giorni, decorsi inutilmente i quali l’autorizzazione si intende rilasciata ove il Consiglio dei ministri si sia espresso con VIA favorevole.

Il Collegio ritiene, in sintesi, che si sia configurato un nuovo caso di silenzio assenso, che attribuisce valore giuridico all’inerzia dell’Amministrazione competente per quei casi nei quali sia intervenuta la VIA favorevole a seguito di deliberazione del Consiglio dei ministri.

Tar Basilicata_Sent. N. 00410.2023

Tar Basilicata_Sent. N. 00426.2023

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