Solare B2B: approfondimento sulla l. n. 11 del 2/2/2024, che raddoppiA le trattenute del GSE
Sul numero di marzo della rivista specializzata in tema di rinnovabili viene pubblicato un articolo che vede il coinvolgimento di diversi operatori del settore, chiamati a commentare la disposizione della legge n. 11 del 2 febbraio 2024, con la quale è stata raddoppiata la somma trattenuta dal GSE per garantire il corretto trattamento dei pannelli a fine vita.
Riportiamo di seguito le osservazioni di Ottavio Saia, amministratore unico del Consorzio E-Cycle:
«Siamo soddisfatti delle ultime novità. È evidente la volontà del legislatore di restituire al sistema consortile nazionale un ruolo centrale nella gestione del fine vita dei moduli fotovoltaici incentivati. Nonostante possiamo vantarci di essere il consorzio che ha registrato più pannelli secondo l’opzione 118/2020, sono quasi due anni che evidenziamo, durante i tavoli di confronto con colleghi ed istituzioni, lo scarso appeal di tale soluzione, attribuendo l’insuccesso alla stretta corrispondenza tra la trattenuta operata dal GSE e l’importo richiesto dai consorzi, anch’esso definito per legge. Questa iniziativa del governo è decisamente un passo avanti in tal senso e favorisce un approccio professionale ed affidabile in tema di fine vita del fotovoltaico. In effetti, la misura non ammette dubbi in termini di obiettivo. Basti pensare che un impianto fotovoltaico di medio-piccole dimensioni (es. 1 MW) conta mediamente circa 44.000 pannelli. Lasciare il GSE per passare a un sistema collettivo farebbe risparmiare al soggetto responsabile una cifra come 44.000 euro a megawatt...con la nuova legge vengono inoltre rafforzate le attività di controllo sui sistemi collettivi: il GSE tornerà a fare il GSE. Infatti si stabilisce che il Gestore svolgerà un’attività di monitoraggiorelativa alle adesioni ai consorzi e ai sistemi collettivi, alle quantità di pannelli gestiti ovvero smaltiti, ai costi medi di adesione ai consorzi nonché ai costi determinati dai sistemi collettivi».
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