Nella Nota di Aggiornamento Al Def la proposta di inserire un capitolo REPowerEU nel PNRR
La nota di aggiornamento del documento di economia e finanza del 2023 per il triennio 2024-2026 è stata pubblicata il 30 settembre, in seguito all'approvazione da parte del Consiglio dei ministri.
Il documento contiene le previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica, l’aggiornamento degli obiettivi programmatici individuati dal Documento di economia e finanza (DEF), le eventuali modifiche e integrazioni al DEF conseguenti alle raccomandazioni del Consiglio dell’Unione europea relative al Programma di stabilità e al Programma nazionale di riforma.
Nel mese di luglio il Consiglio dell'Unione Europea ha adottato raccomandazioni specifiche per l’Italia alla luce del Programma Nazionale di Riforma, del Programma di Stabilità e delle conclusioni del Rapporto-Paese sull’Italia. Le Raccomandazioni del Consiglio mirano a rafforzare le politiche destinate a ridurre il debito pubblico, a sostenere gli investimenti e a promuovere la transizione energetica al fine di garantire una crescita sostenibile.
A ciò si aggiunge inoltre l'adozione, da parte delle istituzioni europee, del Regolamento (UE) 2023/435dedicato al Piano REPowerEU. Tale Regolamento stabilisce gli obiettivi specifici, le fonti di finanziamento e le modalità per l’inserimento di appositi capitoli REPowerUE nei PNRR.
Alla promozione della sostenibilità ambientale è quindi legata la proposta, presentata dal Governo, di inserire un capitolo REPowerEU nel PNRR.
Le proposte di investimento e riforme contenute nel REPowerEU italiano sono suddivise in tre capitoli tematici; quello dedicato alla transizione verde e all'efficientamento energetico (produzione di energie rinnovabili e riduzione della domanda di energia e riqualificazione) propone crediti d’imposta, contributi a fondo perduto, prestiti agevolati e strumenti analoghi ai contratti di sviluppo per:
i) incentivare gli investimenti delle imprese nella produzione di energia da fonti rinnovabili e nella realizzazione di impianti di autoproduzione;
ii) migliorare le prestazioni e la sostenibilità nei settori agroalimentare e zootecnico.
Sono previste riforme e investimenti nelle competenze green dei lavoratori del settore privato e della PA.
Il Capitolo 3 – Filiere industriali strategiche (sostegno alle catene del valore, promozione delle filiere dell’energia rinnovabile e dell’idrogeno nella prospettiva dell’economia circolare e del recupero dei materiali rari) - propone inoltre investimenti per supportare la transizione ecologica in un’ottica di filiera strategica e per l’approvvigionamento sostenibile, circolare e sicuro delle materie prime critiche.
Tra le riforme allo studio si evidenziano: i) le norme volte alla riduzione dei costi di connessione degli impianti per la produzione di biometano e alla mitigazione del rischio finanziario associato ai contratti Power Purchase Agreements
(PPA) da fonti rinnovabili; ii) un Testo unico per l’autorizzazione degli impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili; iii) la definizione di un percorso per la razionalizzazione dei sussidi inefficienti connessi ai combustibili fossili.
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