Firmato e trasmesso alla Corte dei Conti il decreto CER
Il decreto, che è stato firmato dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e trasmesso alla Corte dei Conti, è costituito da un contributo a fondo perduto e una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa. Misure che puntano alla diffusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili sul territorio e che rappresentano un passo importante verso una vera svolta energetica.
La tariffa incentivante cambia a seconda della potenza dell’impianto (inferiore a 200, tra 200 e 600 e superiore a 600 kWp) ed è composta da una parte fissa più una parte variabile a seconda del prezzo zonale. Inoltre, è previsto un supplemento in base alla localizzazione geografica dell’impianto (4€/MWh in più per le Regioni del Centro e 10€/MWh in più per quelle del Nord). La tariffa incentivante si applica fino al trentesimo giorno successivo alla data del raggiungimento di un contingente di potenza incentivata pari a 5 GW, e comunque non oltre il 31 dicembre 2027.
È inoltre prevista l’erogazione di contributi in conto capitale fino al 40 per cento dei costi ammissibili per lo sviluppo delle comunità energetiche e delle configurazioni di autoconsumo collettivo nei comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti attraverso la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili, anche abbinati a sistemi di accumulo di energia in attuazione della Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2 (Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo) del PNRR, con l’obiettivo di installare una potenza complessiva di almeno 2 Gigawatt. Il contributo a fondo perduto potrà essere cumulato con la tariffa incentivante entro limiti definiti.
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