Approvato il Dm CER: dopo l'ok della Commissione Europea si attendono le regole operative dal GSE
Era arrivato il 22 novembre l'ok da parte della Commissione Europea all'incentivo italiano per le Comunità Energetiche Rinnovabili. Il primo dicembre il decreto è stato approvato dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e attende adesso la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e l'emanazione, da parte del GSE, delle relative regole applicative.
Il regime sostiene la costruzione di impianti di produzione di energia rinnovabile, nonché l’espansione di quelli esistenti. I beneficiari sono piccoli progetti, con una capacità fino a 1 MW. I beneficiari possono accedere al programma in base al principio "primo arrivato, primo servito". Il regime è composto da due misure di aiuto:
Una tariffa incentivante fissa per 20 anni riconosciuta sulla quota parte di energia elettrica condivisa dagli autoconsumatori (clienti finali che generano elettricità rinnovabile per il proprio consumo) e dalle comunità di energia rinnovabile (entità giuridiche che consentono ai cittadini, alle piccole imprese e alle autorità locali di produrre, gestire e consumare la propria elettricità) che, con una dotazione complessiva di 3,5 miliardi di euro, sarà finanziata attraverso un prelievo sulla bolletta elettrica di tutti i consumatori. La potenza massima agevolabile è di 5 GW e fino e non oltre il 31 dicembre 2027.
Un contributo agli investimenti fino al 40% dei costi ammissibili, per un budget totale di 2,2 miliardi di euro finanziato tramite la RRF (Recovery and Resilience Facility). I progetti ammissibili devono diventare operativi entro il 30 giugno 2026 per beneficiare dei finanziamenti attraverso la RRF e dovrebbero essere localizzati in comuni con meno di 5.000 abitanti. Il contributo è cumulabile con l'incentivo in tariffa nella misura massima del 40%, nel rispetto del principio di divieto di doppio finanziamento di cui all’art. 9 del Reg. (UE) 241/2021.
I beneficiari devono presentare domanda entro 120 giorni dall’entrata in esercizio degli impianti tramite il sito del GSE, includendo la documentazione richiesta. Gli impianti esistenti possono ottenere incentivi solo per la nuova sezione.
Requisiti di accesso alla tariffa incentivante sono:
- Potenza massima del singolo impianto, o dell’intervento di potenziamento, non superiore a 1 MW
- Le Comunità energetiche rinnovabili risultano costituite alla data di presentazione della domanda di accesso agli incentivi
- Gli impianti di produzione e i punti di prelievo facenti parte le CER sono connessi alla rete di distribuzione tramite punti di connessione facenti parte dell'area sottesa alla medesima cabina primaria
- Le CER o le altre configurazioni di condivisione dell’energia assicurano: o completa, adeguata e preventiva informativa a tutti i consumatori finali sui benefici loro derivanti dall’accesso alla tariffa o una rendicontazione annuale dei benefici conseguenti all’applicazione della tariffa premio facoltativamente in via preliminare con il Gestore Servizi Energetici (GSE) se il progetto può essere ammesso all’incentivo
- in caso di superamento di determinate soglie di condivisione dell’energia, destinazione dei benefici economici conseguenti a membri o soci delle CER diversi dalle imprese e/o utilizzo dei medesimi per finalità sociali aventi ricadute sui territori ove sono ubicati gli impianti.
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