La Commissione Europea ha diffuso la bozza di regolamento attuativo del Regolamento (UE) 2024/1252, che istituisce un quadro normativo per assicurare la disponibilità sicura e sostenibile delle materie prime critiche (CRM). Il documento, ancora in fase preliminare, propone un elenco di prodotti, componenti e flussi di rifiuti che presentano un potenziale significativo per il recupero di tali materiali strategici, destinato a orientare le politiche nazionali degli Stati membri.
Tra i settori evidenziati emergono in particolare i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), le batterie e le turbine eoliche. Questi ambiti rappresentano una risorsa chiave per il recupero di metalli e materiali critici, fondamentali per l’industria europea della transizione verde e digitale.
Nel caso dei RAEE, la Commissione include componenti come magneti permanenti, hard disk, compressori, schermi (CRT, LCD, plasma, film sottile), schede elettroniche, cavi, celle e telai fotovoltaici. È considerata rilevante anche la frazione residua dopo lo smontaggio pre-trattamento, spesso ricca di materiali strategici.
Per quanto riguarda le batterie, il regolamento si concentra sui materiali attivi del catodo e dell’anodo, sui collettori di corrente, sui sistemi di gestione elettronica e sui cavi interni. La crescente diffusione delle batterie al litio nei veicoli elettrici e nei sistemi di accumulo energetico rende questo flusso particolarmente strategico.
Le turbine eoliche, insieme alle infrastrutture collegate, costituiscono un altro settore prioritario. Tra i componenti citati figurano magneti permanenti, generatori, trasformatori, inverter e cablaggi, tutti contenenti elementi come terre rare, rame e altri metalli critici.
Sebbene l’elenco non sia vincolante, rappresenta un riferimento per i programmi nazionali che i Paesi dell’UE sono chiamati a elaborare ai sensi dell’articolo 26 del Regolamento (UE) 2024/1252. Il settore dei rifiuti estrattivi è escluso, essendo disciplinato separatamente.
Una volta approvato, il regolamento entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea e sarà direttamente applicabile in tutti gli Stati membri.
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